Botti

"agrume" austriaco

Venezia 29 luglio 1849
 
Gli Austriaci iniziano un terribile bombardamento su Venezia.  Svegliate in piena notte dal tremendo frastuono, le donne escono dalle case con i bimbi al collo, brontolando: "Nato d'un can de un Todesco, gnanca dormir in pase i ne lassa. Viva Venezia!".
Durato ventiquattro giorni, il bombardamento provoca 120 incendi, prontamente domati dalla Popolazione sempre calma e disciplinata e senza mai nessuno che si lagni o inveisca contro il governo. Cadono circa ventitremila proiettili (argutamente chiamati naranze de Vienna), che i Veneziani raccolgono e vendono all'Arsenale ricavandone un discreto guadagno.

La famiglia Testa pagava il proprio tributo ai moti risorgimentali con questa boccia nera ancora conficcata nel muro...botto più botto meno in luglio si festeggia comunque e sempre il Redentore. Un Tricolore sormontato dal Leone andante ci ricorda dove siamo ora. Venezia, una bella città italiana.

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