Giambattista Tiepolo, cielo e nubi


autoritratto
Un bruttissimo doodle ci avvisa che un veneziano illustre vedeva la luce proprio mentre scriviamo, ringraziamo Google ma noi il suo compleanno lo festeggiamo ogni giorno poichè egli proprio di luce ma anche di aria e nubi prodigiose ci ha riempito gli occhi. Ci ha sempre riempito di meraviglia, infatti, come egli avesse l'Arte di togliere gravità all'uomo con opere in cui l'ascesa al cielo sembra davvero alla portata di tutti. Da quando lo conosciamo soffriamo di torcicollo poichè i suoi poderosi affreschi offrono complessi racconti di voli umani verso il paradiso più alto assieme ad angeli dotati di ali multiformi che testimoniano una conoscenza ornitologica del volo quasi sconfinata. Quando non gli basta mettere ai suoi amorini delle ali d'uccello allora li dota di impalpabili ali da libellula o di pipistrello con risultati di portata metafisica. Ci è simpatico Giambattista Tiepolo anche perchè nasce nel popolare sestiere di Castello figlio anche lui della Venezia più orgogliosa, siamo certi che questo suo sguardo verso il cielo sia anche l'ambizione ed il riscatto di chi non nasce nel privilegio. Come altri veneziani illustri lo vediamo lavorare anche al di fuori del contesto veneziano fino alla morte avvenuta a Madrid il che lo dipinge come vero cittadino del suo tempo e ci viene istintivo il paragone con Vivaldi e Goldoni, morti rispettivamente a Vienna e Parigi. Sappiamo di un pittore ciò che di lui ci ha colpito lo sguardo, il resto lo conosciamo dagli studi di saggistica. Per le nozioni ci fa comodo anche un Wikipedia od un Google malgrado il loro modo di festeggiare una ricorrenza sia talvolta così meritoriamente inadeguato. 

particolare Ca'Rezzonico Venezia


Nettuno offre doni a Venezia - Venezia, Palazzo Ducale
Caduta degli angeli ribelli, Udine Palazzo Patriarcale.

Quando c'è acqua alta...


Quando c'è acqua alta ognuno se può visita i luoghi della città a cui è più affezionato anche per vederne il mutare di aspetto a causa del "crescere" della marea. Il mutamento che tutto il corpo della città subisce per il suo quotidiano colloquio con le onde del mare diventa la cifra di una sorta di ciclico momento collettivo di autocoscienza. L'acqua alta viene vissuta con orgoglio quasi che la singolarità dell'anima di chi in Laguna nasce risieda anche in questo evento e solo se si è sbadati come i turisti non si comprende quanto la comunità dei veneziani sia intimamente coinvolta da questo scomodo evento. La cosa più saggia, potendolo, sarebbe quella di fare una bella spesa di cibarie e tapparsi in casa al caldo ad attendere che "cali" ma non si può resistere e bisogna portare a spasso i propri stivali che sono una componente essenziale del guardaroba di questi paraggi. Lo abbiamo fatto anche noi e mentre scriviamo, abbiamo ancora nelle gambe la fatica di aver trascinato i nostri gambali in quest' acqua sporca.