Greethings from the end!

Gaio ironico, trasandato il nostro amico si chiama Ragnar e ci ospita nella casa artistica dell'Islanda a Venezia. Ci accoglie un classico pozzo 'quattrocentesco decorato da bottiglie vuote di birra, dialogo intenso in cui l'artista ci fa da modello e rimane per tutti i sei mesi della Biennale a creare i suoi lavori nel suo atelier a due passi dall'acqua, ascoltando la sua musica preferita, proiettando la sua esperienza cognitiva con tocco leggero invitandoci ad approfondire la conoscenza delle sue passioni, le sue letture ed il gusto per la vita. Non ci soffermiamo sul profilo prettamente artistico di ciò che vediamo perchè ad una festa di questo tipo la cosa più saggia è stappare una bottiglia e togliersi la sete. Pensiamo che "the end" giustifichi i mezzi.

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